SIMEST – Potenziamento mercati africani

SIMEST

Potenziamento Mercati africani

FONDO 394/81 – Circolare n. 1/394/2024

 

Dotazione Finanziaria: 200 Milioni (10% riservato ad imprese giovanili, femminili e alle Start up/PMI innovative).

 

Soggetti beneficiari: Tutte le imprese, aventi sede in Italia, con almeno due bilanci depositati. Le imprese devono soddisfare uno dei due seguenti requisiti:

  1. avere un Fatturato export ≥ al 5% come risultante dall’ultimo Bilancio e inoltre:

i. essere stabilmente presenti in almeno un Paese africano con una sede commerciale/produttiva;

oppure,

ii. realizzare esportazioni di beni e servizi verso uno o più Paesi Africani in misura ≥ al 2% del proprio fatturato totale[1] sulla base di uno degli ultimi tre Bilanci;

oppure,

iii. importare materie prime strategiche e altri prodotti (beni intermedi e finali, beni strumentali e altre materie prime), da uno o più Paesi africani in misura ≥al 2% del proprio fatturato totale[2] sulla base di uno degli ultimi tre Bilanci.

2. avere almeno il 10% di fatturato totale, come risultante dall’ultimo Bilancio, derivante da operazioni              di fornitura, risultanti da specifici contratti/ordini commerciali stipulati in data antecedente alla data di              presentazione della Domanda, verso una o più imprese italiane che hanno un Fatturato Export ≥ al              5% e che siano in possesso di uno dei requisiti i), ii) oppure iii).

 

Progetti finanziabili: Investimenti per il rafforzamento patrimoniale, produttivo e commerciale, per l’innovazione e la trasformazione digitale ed ecologica dell’Impresa (Allegato I).

Periodo di realizzazione: decorre dalla data di ricezione del CUP fino al 24esimo mese successivo alla data di stipula del contratto di finanziamento.

L’Impresa Richiedente può presentare più richieste di Intervento Agevolativo.

 

Agevolazione Mista in regime de minimis

Finanziamento agevolato, fino al 100% delle spese ammissibili. Limiti:

  • Min. 10 mila € e max 500 mila € per le microimprese, 2.5 Milioni € per le PMI, PMI Innovative e Start up Innovative e 5 Milioni € per le Altre Imprese, comunque nel limite del 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi 2 bilanci;
  • Durata: 6 anni, di cui 2 di preammortamento;
  • Rimborso: 8 anni in rate semestrali posticipate a capitale costante;
  • Tasso d’interesse: 10%, 50% o 80%, in funzione della capienza plafond de minimis, del tasso di riferimento UE (5,11%);
  • Garanzia in funzione della Classe di scoring (escluse le imprese rientranti nelle prime due classi di Scoring).

Contributo a Fondo Perduto, in regime de minimis:

  • fino al 10% del Finanziamento concesso riconosciuto e fino ad un max. di 100 mila.
  • fino al 20% del Finanziamento concesso riconosciuto e max. 200 mila € per le imprese con sede operativa al Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia);

L’esposizione complessiva dell’impresa verso Simest non può essere > al 35% dei ricavi medi degli ultimi 2 bilanci depositati.

 

Presentazione delle domande dalle ore 9:00 del 25 luglio 2024,

fino ad esaurimento delle risorse.

 

 

Allegato I ELENCO SPESE FINANZIABILI

 

  • Almeno il 60% dell’Intervento Agevolativo: Spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale[3], anche in Italia.

Tra le spese ammissibili rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • acquisto/leasing finanziario di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento/riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti;
  • tecnologie hardware e software, incluso potenziamento/riconversione di tecnologie esistenti;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale;
  • implementazioni e gestione di sistemi di disaster recovery, business continuity e blockchain;
  • investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali;
  • spese per investimenti legate all’industria 4.0 e 5.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyberfisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine);
  • spese di investimento per l’inserimento in un Paese Africano, tramite l’acquisto di una nuova struttura/immobile/fabbricato anche produttiva o il potenziamento di una struttura esistente in un Paese africano; spese per investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale, anche in Italia ( efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.).

 

  • Fino al 40% dell’Intervento Agevolativo: Spese strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti di cui al punto a), tra cui:
  • spese per la formazione professionale in Italia o in Africa di personale africano. La formazione dev’essere erogata da una società terza ovvero da enti o istituti di formazione (in ogni caso certificati e dotati di requisiti di professionalità e indipendenza), ovvero da professionisti anch’essi dotati di requisiti di professionalità e indipendenza, nonché comprovata esperienza e certificazioni;
  • spese per l’affitto e per l’allestimento di strutture ( ufficio, showroom, corner commerciale, negozio e della eventuale struttura destinata alla formazione del personale africano);
  • spese di viaggio, ingresso (incluse eventuali spese per le pratiche di regolarizzazione in Italia) e soggiorno in Italia di personale africano per l’assunzione, dopo eventuale formazione, se non già effettuata in loco;
  • spese promozionali, spese per certificazioni, omologazioni di prodotto.

Simest si riserva, in ogni caso, di verificare il contratto di formazione stipulato con l’ente di formazione esterno, il programma, i costi e la durata della formazione, l’elenco con le generalità dei partecipanti, nonché i relativi contratti di lavoro.

  • Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale;

 

  • Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo e alle asseverazioni rese dal Revisione per un valore fino ad un max. del 5 % dell’importo deliberato.

 

Le spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla data di ricezione del CUP e comunque riferite ad attività svolte nel Periodo di Realizzazione.

 

 

[1] Le Esportazioni devono risultare da asseverazione redatta da un soggetto iscritto al Registro dei Revisori Contabili del MEF.

[2] Le Importazioni devono risultare da asseverazione redatta da un soggetto iscritto al Registro dei Revisori Contabili del MEF.

[3] Tali investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale alle voci immobilizzazioni materiali e immateriali (esclusa la voce “avviamento”), con separata evidenza in nota integrativa oppure asseverati da un soggetto indipendente iscritto al Registro dei Revisori Contabili tenuto dal MEF. Sono escluse le immobilizzazioni finanziarie.

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